Onorevoli Colleghi! - La proposta di legge in esame mira ad estendere le disposizioni previste dalla legge 3 agosto 2004, n. 206, recante nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, a tutti coloro che sono rimasti vittime o che hanno riportato ferite nell'assolvimento delle loro funzioni a causa di azioni criminose e ai loro superstiti. La legge attualmente in vigore riguarda una cerchia di persone relativamente ristretta sotto il profilo numerico, tenendo conto del fatto che per vittime del terrorismo devono intendersi esclusivamente le vittime e i superstiti di attività criminose che presentano caratteristiche ben precise, tali da consentire di distinguere facilmente l'atto terroristico da altri atti criminali, quali quelli della criminalità organizzata, o da altri atti penalmente perseguibili. Tuttavia gli ultimi eventi criminosi di Catania, dove l'ispettore capo della Polizia di Stato, Filippo Raciti, è caduto nell'adempimento del suo dovere a seguito di violenti scontri avvenuti all'esterno dello stadio comunale della città, in occasione di un incontro di calcio, rendano necessario un ulteriore intervento normativo. Quello dell'ispettore capo Raciti è, infatti, l'ultimo in ordine di tempo di numerosi episodi di cronaca che ogni giorno registrano la perdita di vite umane durante l'adempimento del proprio dovere a causa di una microcriminalità sempre più diffusa. Per vittime del dovere, si intendono le persone decedute o che abbiano subìto invalidità per effetto di ferite e lesioni riportate in attività di servizio. Per superstiti delle vittime del dovere si intendono (articolo 6 della legge 13 agosto